Episode Transcript
[00:00:03] Speaker A: Benvenuti a surf in plastic.
[00:00:09] Speaker B: Per un.
[00:00:09] Speaker C: Mondo più pulito surfando con il rock Buongiorno e bentornati a Surf in Plastic, il podcast di Unige in cui parleremo di ambiente di sostenibilità. Io sono Davide.
[00:00:27] Speaker A: E io sono Matt.
[00:00:29] Speaker B: E io sono Gianni.
[00:00:30] Speaker C: Abbiamo con noi il nostro ospite di quest'oggi. Parlaci un po' di te, chi sei, cosa fai.
[00:00:36] Speaker B: Beh, mi chiamano la memoria storica della subacquea. Avendo 83 anni vado sott'acqua dall'età di 20 anni.
E un giornalista, che mi ha fatto anche piacere, ha definito che nella mia vene scorre acqua di mare.
Io dico, però bisogna che stia attento perché se mi va l'acqua di mare al cervello mi rincoglionisco del tutto.
[00:00:59] Speaker A: Ma no, dai!
Intanto va bene, introduciamolo, è Gianni Risso, personaggio storico della comunità di Bogliasco ed è stato un precursore della sensibilità verso l'ambiente marino. Ci dicevi Gianni che sei stato un po' il primo a preoccuparti di quello che era la salute del mare e la presenza dei rifiuti abbandonati.
[00:01:17] Speaker B: Sì, devo dire in verità che l'idea mi venne per la parte subacquea.
Da una notizia, leggevo le riviste subacquee, negli Stati Uniti un grande gruppo di subacquei aveva fatto però una raccolta riempiendo un autotreno di rifiuti lungo delle spiagge, ma non andando sott'acqua, sulla spiaggia.
A quel punto a me scattò l'idea, dico, ma allora se questi fanno sta roba, sono subacquei, perché non lo facciamo sott'acqua?
E nel 72 nacque l'idea e dal 73 l'organizziamo regolarmente tutti gli anni con subacquei. Io tengo a sottolineare che i veri protagonisti di questa operazione sono i subacquei che intervengono anonimamente, sacrificano delle ore del loro tempo libero per dedicarsi alla pulizia. Chiaramente avviene in tante località in modo più o meno organizzato e possiamo vedere poi i dettagli volendo.
[00:02:17] Speaker A: Ho capito, quindi una grande passione sia per l'ambiente ma soprattutto per l'attività subacquea, ci dicevi?
[00:02:25] Speaker B: Eh sì, assolutamente sì, anche perché all'epoca si faceva molto pesca subacquea, anche angonismo.
I subacquei però stavano in acqua 3-4 ore, guardavano i fondali, magari prendevano tre pesci, se li portavano a casa per mangiarseli sportivamente.
però loro stessi erano pur essendo cacciatori erano anche persone che amavano il mare ovviamente perché era il loro ambiente e quindi già allora cominciava a scattare in molti di loro l'idea di facciamo qualcosa per pulire il mare e in effetti dal 73 all'inizio ci prendevano per matti un giornale disse che eravamo gli spazzini del mare raccoglievamo la rumenta È un.
[00:03:09] Speaker A: Po' il problema di essere pionieri nell'attività.
[00:03:13] Speaker B: Esattamente. Poi capirono, però, ovviamente a poco tempo.
Ovviamente questa operazione ha lo scopo, diciamo, educativo, perché è come andare a votare l'Oceano con un cucchiaio. Raccogliamo anche quintali, ma è fondamentale mandare il messaggio alla gente che ricepisca che il mare non è una pattumiera.
Devo però dire, e questo ne sono molto contento, che di anno in anno abbiamo visto che nelle località dove si svolge, quando è necessario, perché la facciano solo, quando è necessario, però i rifiuti diminuiscono ma in modo anche, diciamo, radicale.
A Bogliasco, ad esempio, per alcuni anni non abbiamo trovato più plastica.
[00:04:00] Speaker A: Beh questo è ottimo, raccontaci un po' quella che è la tua memoria storica, com'è stata l'evoluzione sia di cosa si trova nei fondali sia un po' della sensibilità delle persone.
[00:04:10] Speaker B: Ecco, allora in effetti a Monte ci sono anche le decisioni prese dall'autorità perché col caso di Bogliasco, noi abbiamo un torrente che parte da...
[00:04:21] Speaker A: Non dire cose che ci facciano denunciare a tutti.
[00:04:23] Speaker B: No, assolutamente Gianni, mi raccomando.
[00:04:26] Speaker C: La responsabilità è di Matt.
[00:04:28] Speaker A: Io mi dissocio.
[00:04:29] Speaker B: Chiamate Matt? Matt, Matt.
[00:04:32] Speaker C: Si fa chiamare Matt.
[00:04:32] Speaker B: Da Matteo Matt all'inglese. Cos'è un Matt?
[00:04:34] Speaker C: È un nome d'arte.
[00:04:35] Speaker A: No, è da Mattia che ve lo abbreviavano in M-A-T-T, semplicemente.
[00:04:40] Speaker B: Matt. Eh beh, quello forse sarebbe più giusto.
ma effettivamente ve la racconto perché questa è curiosa si creava praticamente una sorta di moto perpetuo ovvero all'epoca nella frazione di Sessarego c'era una discarica dove i comuni regolarmente andavano a scaricare camion della spazzatura di Bogliasco andava a finire nel torrente ogni volta che c'era una piena del torrente I rifiuti piano piano arrivavano al mare e quindi i primi anni furono tragici perché tiravamo su di tutto, da cartelli stradali a cestini dei rifiuti, biciclette, chi più ne ha ne metta.
Poi però saggiamente gli amministratori locali decisero di chiudere quella di scarica e poi avvennero gli sviluppi che sapete bene dello smaltimento organizzato adesso a Bogliasco interviene la AMIU e quel fenomeno oramai è superato quindi la parte iniziale superata per fortuna Il secondo problema erano gli umani maleducati e irresponsabili. Ad esempio a volte veniva dal molo, abbiamo recuperato una lavatrice fuori dal molo di Bogliasco e ovviamente qualcuno di notte veniva a scaricare per fare più prego e buttava in mare.
Questa cosa assolutamente, primi anni, non esiste più.
E la gente che va in mare, la grande maggioranza, i rifiuti se li porta a casa.
Se ci sono ancora dei ritrovamenti di plastica, sono dovuti, in parte, ma comunque maleducati, che vanno a fare le gite in barca e poi buttano il mare, o da terra, no?
Passaggio dalla Mare dei Nervi, lungo mare, è facile vedere il mare ducato. Però, ripeto, sono fortemente diminuiti.
[00:06:40] Speaker A: E quindi questa è la situazione che per fortuna sta migliorando molto qua in Liguria. In giro per il Mediterraneo che mi ci raccontavi prima che avete fatto edizioni non solo qua in Liguria.
[00:06:51] Speaker B: Anche a Malta, in Francia per fortuna, questo poi noi non lo controllavamo più nei primi tempi lo organizzavamo noi da Bogliasco con Apnea World e fate conto che Negli anni 90 avevamo la sponsorizzazione della 3M, quella che faceva pellicole, e in quegli anni ottennemo dei risultati strepitosi. Succedeva così, capofila a Pneuwald a Bogliasco, si organizzavano le iscrizioni e da tutta Italia arrivavano adesioni di associazioni subacquee club, ai quali mandavamo prima di tutto una cosa importante, tutta la modulistica da fare in comune, capitaneria, per chiedere autorizzazioni ed evitare complicazioni.
Poi le istruzioni tecniche, fate venire i volontari tutti muniti di guanti, cercate di raccogliere in un modo anche selettivo le cose, pezzi di legno, rami, lasciateli stare, raccogliete ferraglie e plastica.
In quegli anni ci fu un record nel 1993 di 6.500 subacque e parteciparono a 135 associazioni e siccome alcune poi erano allo stesso comune come a Bogliasco, venivano alcuni di Genova, si organizzano 115 operazioni in 115 località diverse. In totale recuperato 5.500 tonnellate di materiale.
Per l'occasione la 3M, questo veramente fece anche un ottimo lavoro di educazione, di promozione per fondali puliti, fece addirittura la scatolina della pellicola da 36 pose e diapositive con i loghi su tutta la scatoletta, fondali puliti.
che era la foto dell'anno prima che aveva vinto il concorso fotografico abbinato.
Quindi c'era una grande partecipazione. Ah, tutti ricevevano in omaggio una t-shirt, quindi la Dremel pagò 6.500 più quella poi data alla stampa, t-shirt.
[00:09:04] Speaker C: Gianni, prima dovete sapere che con Mattia vi conoscete da quanto?
[00:09:12] Speaker B: Lui e ragazzino in Corsica la prima volta andavamo in acqua anche insieme per polpi e pescetti.
[00:09:18] Speaker C: Quindi siete amici da una vita. Io invece l'ho conosciuto poco fa eppure siamo già in confidenza. Mi raccontavi che il progetto, non so come sei solito chiamarlo, di Fondali Puliti, è nato nel 72. Ma in questi 50 anni ormai, come avete fatto, o se c'è la possibilità, o se non siete mai riusciti, in caso cosa pensate di fare?
per coinvolgere non soltanto addette ai lavori ma anche persone che dell'immersione e della subacquea magari non sanno nulla o non hanno la passione per queste tipologie di attività.
[00:09:57] Speaker B: Sì, è giusto quello che chiedi perché in effetti è bene approfondire il discorso che in alcune località, non in tutte, contemporaneamente fondali puliti, quindi all'azione dei sub, ci sono anche altri volontari che raccolgono quello che c'è da raccogliere lungo le spiagge, lungo il litorale, particolarmente nei porticcioli, nelle darsene, dove è più facile trovare rifiuti.
e poi è fondamentale, direi quest'anno, l'abbienamento in sinergia con la Plastron se lo si può dire di Mattia Frascio, che potrebbe darci qualche spiegazione più semplice Plastron.
[00:10:46] Speaker A: È stato presentato nelle puntate precedenti quindi i nostri ascoltatori sono già al corrente sono bravissimi, sanno tutto ma in generale l'idea della sinergia è stata visto che la plastica dispersa in mare ce n'è di vari tipi quindi magari quella che è da più tempo dispersa quindi addirittura depositata sui fondali o quella appena caduta in mare era interessante valutare un po' tutte le casistiche per vedere cosa è riciclabile, quanto è riciclabile e cosa può essere utile usare quindi ci siamo conosciuti anche in un aspetto più di collaborazione per la tutela del mare unendo un po' gli sforzi per conoscere e approfondire cosa si può fare che sia economicamente sostenibile perché poi c'è anche l'aspetto l'ambientalismo nel volontariatum poi diciamo per poter entrare in una routine quotidiana deve esserci anche una sostenibilità economica diciamo del mantenere pulito questo bene prezioso per tutti quanti.
[00:11:50] Speaker B: Ecco io vorrei sottolineare una cosa che pur avendo la grande soddisfazione di avere ideato e lanciato e portato avanti questo progetto per fortuna sì ci sono sono nate altre organizzazioni che si danno da fare seriamente e fanno la stessa cosa.
[00:12:09] Speaker A: E questo è mirevole perché pur essendo diciamo stato un po' il papà di queste attività non ne sei stato un po' geloso. l'hai aiutato a...
[00:12:16] Speaker B: Assolutamente. Oggi posso vantare il fatto di essere di nuovo un passo avanti grazie a un abbinamento che sarà sicuramente un grande successo con l'operazione Plastron.
Perché questo cosa fa?
Consente di recuperare, sì, ma poi trasformare, riciclare e quindi questo è veramente il coronamento di un vecchio sogno.
All'epoca era impossibile farlo, oggi e qui un più con lode al buon Mattia che veramente ci si è buttato anima e corpo.
[00:12:52] Speaker A: Ma invece raccontaci un po', Gianni, come si svolge una giornata tipo di questa attività così anche se qualcuno ci ascoltasse volesse unirsi ha un'idea di cosa aspettarsi?
[00:13:02] Speaker B: Ottimo, è molto semplice. Chiaramente si vuole qualcuno che organizza, si prende la responsabilità di chiedere le autorizzazioni, avere collaborazione, praticamente dal mattino generalmente tra le nove nove e mezza senza stress si accolgono i volontari che veramente sono tutti volontari bisogna prenotarsi prima in caso si può contattare e mandare una mail a rissosubchiocciolagmail.com poi magari la metteremo in descrizione la mail Noi accogliamo gli iscritti, pre-iscritti, in certi punti si danno i guanti ma generalmente se li portano loro.
Si organizza la cosa con una... si fa una pianta del fondale su quale si deve operare.
Si stabiliscono dei gruppi di apneisti ai quali generalmente l'appoggio viene dato con dei canoisti o delle lancette. I bombolari invece hanno l'appoggio dei gommoni che in genere i gommoni sono messi a disposizione dai diving center e anche le bombole. L'organizzazione fornisce anche gli autorespiratori.
Il subacqueo deve semplicemente portarsi la muta, i piombi i guanti e diciamo che non è richiesto altro.
A mattino, mentre si fa l'appuntamento, 9-9.30, 10-10.30 inizia, 11.30 perché la cosa dura un'ora per i bombolari è l'autonomia normale senza esagerare e creare situazioni di pericolo.
Intorno a mezzogiorno, mezzogiorno e mezzo, dopo aver scaricato tutto, si va generalmente a mangiare tutti assieme e il pranzo è offerto da qualche sponso. Pensate che a Zoaglia, addirittura il sindaco, che ha un brevetto base di bombolaro, viene in acqua e lavora anche allo scarico come uno qualsiasi e di più ancora.
[00:15:08] Speaker A: Quindi c'è proprio un coinvolgimento a tutti i livelli.
[00:15:11] Speaker B: Assolutamente sì.
[00:15:13] Speaker C: E' una domanda che mi sorge nella tua esperienza ormai ultradecennale di immersione e di pulizia dei fondali.
Raccontaci un po' quali sono innanzitutto gli oggetti più comuni che hai trovato e poi uno, scegli ne uno, tra tutti che puoi identificare come il più strano da trovare in un fondale.
[00:15:37] Speaker B: Allora, partiamo dal più strano perché è veramente incredibile, Abogliasco.
vennero anche i palombari della Drafting Sub dell'amico Passeri, vennero anche per fare un'esibizione, una dimostrazione del palombaro, quindi vestizioni al molo eccetera.
Quel giorno, fortunatamente, perché il fatto è veramente curioso, si trovò una bicicletta, bianca, era fuori del molo, ovviamente la portarono per scaricarla sul molo e Dino Passeri con scaffando la palombara andò sotto e io riuscii a fare la foto Dino Passeri palombara con la bicicletta. Questa foto finì anche in copertina di certi giornali perché tutto fatto in due metri d'acqua.
La bici era stata presa al di là del mola a 6 metri di profondità, però la cosa assurda è che qualche disgrazioso stupido sia venuto a Bogliaschi e abbia buttato una bicicletta rotta fuori. Quello è uno degli oggetti più strani, ma ce ne sono tanti. Anche nei laghi spesso trovano residuati bellici.
Ha trovato delle pistole, delle bombe durante fondali puliti.
altre cose strane, qualcuno ha trovato anche dei soldi a volte, banconote.
[00:17:00] Speaker C: Quindi questo è un incentivo?
[00:17:02] Speaker B: Esatto!
Ottima idea, dovremmo mettere come facciamo la caccia a tesoro a Settilevante per i bambini, spargere un po' di banconote Esatto.
[00:17:12] Speaker C: Quindi che si trovano sempre degli spunti.
[00:17:14] Speaker B: Esatto, no, quello lì le cose più strane, però vedi che sono altre cose. Ah sì, la quantità maggiore.
[00:17:20] Speaker C: Sì, se cosa trovi, diciamo, nella maggior parte.
[00:17:22] Speaker B: Diciamo che sono due categorie.
Una è la ferraglia.
che si trovano persino ancore e catene, ma quelle diciamo che non inquinano, però disturbano fondale, no? Tante volte degli oggetti ferraglie di tutti i tipi, cose, tubi inocenti, anche roba di quattro metri.
A Bogliasco direi, a Bogliasco, tra Bogliasco e Pieve, due anni fa trovarono una bellissima vasca di acciaio inossidabile che doveva avere un sacco di soldi, che era una vasca di una villa sovrastante la scogliera, probabilmente l'amarisciata gliela aveva strappata, era sotto, ma era una roba da due metri per due, l'avevamo anche imbriagata e tutto, poi alla fine non si è riuscita a tirarla fuori, poi qualcuno se l'è recuperata per vendersela.
E poi è questo, la plastica, quella c'è, ma ripeto, meno, e bottiglie di plastica.
ma sempre meno, e invece bottiglie di vetro.
In certe zone tipo Portofino, sotto la villa di Dolce Gabbana, qualche anno fa l'abbiamo fatta, non è che lo buttino loro le bottiglie, ma secondo me è un posto bello sulla costa fra Portofino e Punta del Faro.
posto stupendo, vanno lì, ormeggiano le barche, fanno il picnic, che ne so, e poi buttano bottiglie di liquore e quella roba era attampezzato. Quella cosa lì era stata anche ripresa da quelli di Speciale Notizia, pensa.
[00:18:53] Speaker A: Quindi purtroppo diciamo non è... riscontri che non è tanto dispersione accidentale quanto proprio la volontà, cioè la disattenzione delle persone tante volte ancora.
[00:19:03] Speaker B: Sì sì, purtroppo ce ne sono ancora tanti.
[00:19:07] Speaker C: Una domanda Gianni che mi interessa particolarmente essendo un designer dell'evento e della comunicazione.
Prima si parlava della caccia al tesoro a sestre levante, si parlava di come coinvolgere anche il nona dei te lavori.
Secondo te in un momento come questo in cui la comunicazione attraverso anche il social Cosa è utile fare per coinvolgere più persone, quindi che tipo di eventi si possono organizzare insieme a Fondali Puliti e attraverso quali canali voi vi muovete per comunicare le vostre azioni?
[00:19:42] Speaker B: Ecco, qui è toccato un tasto molto delicato e dolente perché una volta avevamo diverse riviste in Italia, riviste che vendevano anche, ai tempi d'ora, 25-30 mila copie e purtroppo hanno chiuso tutte quante.
e perciò non è facile comunicare attraverso la carta stampata, che sarebbe molto utile, ma pensate che vi dico una cosa che fa capire un po' il quadro dell'evoluzione.
Negli anni, diciamo, 70, le ditte facevano pubblicità per la subacquea, su Topolino, Io avevo una rubrica. Poi vado a controllare che non mi ricordo sinceramente. Ce l'ho io. Allora, io 72-73.
[00:20:27] Speaker A: Allora per me era troppo presto.
[00:20:29] Speaker B: Ecco, non eri nato. Io tenevo una rubrica di sub-risponde.
I ragazzini, io ancora, perché io tengo tutto, ho ancora centinaia di lettere, scrivevano, e rispondevamo a tutti, di tutti gli argomenti, i marini, sull'acqua, anche sulla biologia, sui pesci.
Questo era già fondamentale, bisognerebbe andare a finire, comunicare su delle riviste che vanno ai ragazzini se vogliamo colpire, che voi siete come universitari, siete Avete un mondo di studenti che potete contattare come state facendo e voi siete rodevoli per questo, ma il problema c'è della comunicazione ai giovani oggi.
È difficilissimo perché, a quanto sembra, si trattengono anche quando vanno su un argomento. 15 secondi, 30 secondi in massa.
Quindi hanno un'impultura, un'informazione superficiale da matti e nel cervello rimane poco, sono disinformati. manca il modo di fare cultura. Quindi io per lanciare fondali puliti, è ricordato tutta la caccia tesoro. I ragazzini a caccia tesoro vengono, vedono tutta la baradà dei fondali puliti, toccano con mano, capiscono.
Infatti la spazzatura raccolta non la facciamo portare via in genere subito, la facciamo lasciare espressamente dal comune almeno due giorni nella zona dove passano i bagnanti nel porto, che devono vedere quello che c'è in mare.
Questo è utile, ma è marginale.
Per arrivare a colpire i giovani io direi che l'unica sarebbe a scuola.
[00:22:13] Speaker C: Alla fine si arriva sempre lì, nel senso che quello che si deve fare è la maggiore formazione e insegnare fin da scuola e probabilmente fin dai primi anni di scuola.
[00:22:21] Speaker B: Assolutamente.
[00:22:23] Speaker C: Perché è lì quando si forma il carattere e l'attitudine delle persone. Gianni, quindi spiegaci, raccontaci adesso, in questa stagione estiva, dove vi muoverete e cosa farete da qui a ottobre, diciamo.
[00:22:38] Speaker B: Certo.
in sinergia con Plastron, quest'anno le facciamo in Liguria 5, a Doagli venerdì 28 giugno con dimensione diving dei Lavagna e con il comune di Doagli, a Sesti Levante domenica 14 luglio e nel corso dell'operazione fatta col Club Sub Sesto Elevante ci sarà anche una bellissima caccia tesora per i bambini.
Tutte le operazioni ovviamente sono gratuite e generalmente offriamo il pranzo.
Poi la faremo a Recco, mercoledì 11 settembre e lì la sua espensa richiesta dei diving della zona sarà alla fine dei fuochi artificiali.
durante i quali finiscono in mare un sacco di piattelli di materiali plastici. Poi ci sarà Bogliasco e da Alassio l'isola Gallinara con il sesto continente diving, però le date non sono ancora state fissate.
Quella di Bogliasco è impredicato perché dovremmo verificare se realmente c'è necessità di farla o no. In caso che non sia necessario Bogliasco la faremo magari a Portofino, nel promontorio di Portofino.
Però è da fissare ancora.
[00:23:57] Speaker C: Perfetto, quindi per tutte le informazioni e per iscriversi a queste giornate metteremo, come abbiamo già detto, la mail di Gianni in descrizione al podcast dove troverete anche il link per visionare delle meravigliose foto scattate proprio da te Gianni, giusto?
[00:24:14] Speaker B: Da me o dalle partecipanti.
[00:24:17] Speaker C: Durante i fondali del vostro progetto.
[00:24:20] Speaker A: Noi ti ringraziamo Gianni per essere stato qua con noi e ringraziamo tutti quanti voi che per passione e per amore per l'ambiente condividete questo spazio insieme e avete ascoltato questa puntata di Surf in Plastic e vi aspettiamo per la prossima volta e naturalmente anche le informazioni sulla canzone della puntata, anche questa in link. Grazie alla prossima, grazie Gianni.
[00:24:45] Speaker C: Ciao, grazie.
[00:24:48] Speaker B: A tutti.